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Dal punto di vista matematico ci permette di risalire all'equazione fungendo da terza condizione per il sistema. Ad esempio, per un’ipotetica parabola che ipotizzi un salto in cui l’atleta stacca nel punto (-3,0) e atterra nel punto (3,0) raggiungendo il punto più alto sulla verticale dell’origine (pertanto la parabola è simmetrica rispetto all’asse y ) e la cui estensione dell’area è 8/5 il sistema per trovare il vertice della parabola è quello sopra

altezza del salto

La formula della parabola

 

la parabola

Una conferma al fatto che l'angolo di salto conta più della velocità ci viene anche dal calcolo vettoriale
Durante un salto eseguito per compiere una tecnica in volo il baricentro descrive una traiettoria parabolica concava verso il basso

Sapendo che la coordinata x del vertice è -b/2a, la coordinata y è 4ac-b^2/4a e un punto ha coordinate (0,-1 lo stacco) o (0,1 l'atterraggio) basta sostituire x e y con i valori noti e risolvere il sistema con uno dei quattro metodi (riduzione, sostituzione, confronto, metodo di Kramer)

Moto parabolico e traiettorie nei salti

L’equazione di una parabola passante per i punti (-1,0) e (1,0) avente come vertice (0,1) è data dal sistema

L’istante in cui si raggiunge la massima altezza corrisponde all’istante in cui si è al culmine della parabola, cioè in cui non si va nè in alto nè in basso, cioè vy = 0. Ricordando che una delle formule che determinano la velocità in presenza di accelerazione è v=v0-gt nel momento in cui v=0 basta invertire la formula ottenendo il tempo in cui viene raggiunta la massima altezza ( t = -v0/-g considerando la sola velocità verticale).
Pertanto  t (h max) = v0y/g

Per calcolare la massima altezza del salto bisogna considerare solo la componente verticale della velocità (vy)

calcolo vettoriale

Sostituendo a t il tempo necessario per raggiungere la massima salita e considerando la sola velocità verticale la formula per conoscere la massima altezza raggiunta è quella nel riquadro.

 
 
 
 
 

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Abbiamo affermato che l'ampiezza dell'area della parabola identifica la potenza sviluppata e dunque a parità di area, l'allargamento della base comporta un abbassamento dell'altezza.
Dunque una base molto stretta comporta un'altezza molto ampia? No perchè esistono dei limiti biomeccanici; se la flessione delle ginocchia supera i 55° l'inerzia da vincere durante la risalita è maggiore del vantaggio derivante dal surplus di spinta

ridurre la lunghezza del salto

il moto parabolico

L'area della parabola

L'equazione che descrive la parabola è y=ax^2+bx+c.
I punti importanti della parabola sono il punto di stacco, quello di atterraggio e il punto di massima altezza (vertice).
Per studiare la parabola di volo, possiamo centrarla sull'origine semplificandone l'equazione (che diventa y=x^2+c ).
Conoscendo tre condizioni (tre punti o due punti e l'area oppure una tangente) e mettendole a sistema possiamo ottenere la formula della parabola
le formula dello spazio percorso nel moto accelerato (la gravità frena la salita) è s = v0 t + a t^2 / a
Conoscere l'area della parabola è utile dal punto di vista fisico perchè descrive la potenza sviluppata

Il vettore velocità (obliquo dato l'angolo di salto φ) può essere scomposto nelle sue componenti orizzontale e verticale usando la trigonometria (vx=vcosφ e vy=vsinφ) oppure il teorema di Pitagora (vx=rad v^2-vy^2 e vy=rad v^2-vx^2).
Note le componenti vx e vy possiamo calcolare l'angolo di stacco con la trigonometria (arctan vy/vx)

In fisica valgono le leggi del moto parabolico per applicare le quali dobbiamo conoscere la velocità e l'angolo al momento dello stacco da terra

Se facciamo la somma vettoriale tra velocità dovuta alla rincorsa (orizzontale) e la tangente dovuta alla spinta verso l'alto sommata alla rincorsa stessa (obliqua) è visibile che la risultante ha una pendenza maggiore se la spinta verso l'alto viene privilegiata rispetto alla velocità della rincorsa.
E' una delle ragioni per le quali il baricentro va tenuto indietro al momento del salto per evitare che la componente orizzontale allunghi il salto a svantaggio dell'altezza.

Se è vero che la velocità di stacco è fondamentale per salire va detto che la lunghezza eccessiva penalizza la salita

l'altezza del salto